Whistleblowing

Ven, 16/06/2023 - 09:00

Whistleblowing: D.lgs. n. 24/2023 attuativo della Direttiva Europea n. 1937/2019

Con il Decreto Legislativo 10 marzo 2023 n. 24, in vigore dal 30 marzo 2023, viene esteso l’obbligo di effettuare una serie di adempimenti per adeguarsi alle nuove norme in materia di Whistleblowing. I soggetti del settore pubblico e del settore privato sono tenuti a garantire le tutele del segnalatore e a istituire i canali interni di segnalazione.

Per i soggetti del settore privato le disposizioni avranno effetto in funzione del numero medio dei dipendenti subordinati presenti in azienda nell’ultimo anno: se da 50 a 249 dipendenti dal 17 DICEMBRE 2023, se con più di 249 dipendenti dal 15 LUGLIO 2023.

Chi è il Whistleblower? Il whistleblower è la persona che segnala, divulga ovvero denuncia all’Autorità giudiziaria o contabile, violazioni di disposizioni normative nazionali dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui è venuta a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.

I whistleblower possono essere:

  • dipendenti pubblici;
  • lavoratori subordinati di soggetti del settore privato;
  • lavoratori autonomi che svolgono la propria attività lavorativa presso soggetti del settore pubblico o del settore privato;
  • collaboratori, liberi professionisti e consulenti che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o del settore privato;
  • volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti;
  • azionisti e le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, presso soggetti del settore pubblico o del settore privato.

La segnalazione può essere fatta in questi casi:.

  • quando il rapporto giuridico è in corso
  • durante il periodo di prova
  • quando il rapporto giuridico non è ancora iniziato (se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali)
  • successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico (se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite prima dello scioglimento del rapporto stesso).

I soggetti del settore pubblico e privato sono tenuti ad attivare propri canali di segnalazione (forma scritta, anche informatica, ed orale) che garantiscano la riservatezza dei soggetti coinvolti. La gestione del canale di segnalazione interna può essere affidata a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato con personale specificatamente formato. Nell’ambito della gestione del canale di segnalazione interna è possibile affidare l’incarico anche a un soggetto esterno.

L’ANAC mette a disposizione una piattaforma informativa (segnalazione esterna) utilizzabile dal segnalatore nel caso in cui per il soggetto pubblico e privato non sia prevista l’attivazione del canale interno, oppure se il canale interno non è ancora stato attivato, infine se è stato attivato ma non risulta essere conforme alla normativa.
Inoltre, nel caso in cui la persona segnalante abbia fondati motivi di ritenere che, se effettuasse una segnalazione interna, non sarebbe dato efficace seguito, o che la segnalazione possa determinare il rischio di ritorsione. Infine, nel caso in cui la persona segnalante abbia fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.

Da ultimo è prevista anche la divulgazione pubblica nel caso in cui venga fatta la segnalazione interna o esterna ma non vengono rispettati i termini, o se il whistleblower abbia fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse, oppure abbia paura di ritorsioni.

Cosa possiamo offrire?

  • Consulenza base rispetto all’applicazione della normativa sul Whistleblowing;
  • Consulenza approfondita, con il supporto di uno Studio Legale;
  • Redazione di procedure e supporto per l’apertura dei canali di segnalazione interna;
  • Formazione del personale addetto all’ufficio interno per le segnalazioni;
  • Adeguamento del trattamento al GDPR (informative privacy e nomine, aggiornamento del registro dei trattamenti, DPIA, etc.)

I vantaggi

Affrontare tempestivamente
le irregolarità

 

Sostenere i principi
etici dell’azienda

 

Proteggere
chi denuncia

 

Rispetto delle
normative vigenti

 

 

 

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